I Fondi Professionali ed il Contributo 0,30%
Dal 1978 le imprese che hanno contratti di natura privata versano tramite l’INPS – per i propri dipendenti a tempo determinato ed indeterminato e dirigenti inquadrati come dipendenti – una Indennità di disoccupazione involontaria, totalmente a carico del datore di lavoro.
Dal 2003 i datori di lavoro possono chiedere all’INPS di trasferire lo 0.30% di esso ad un Fondo Interprofessionale.
Il trasferimento dello 0.30% ad un Fondo non comporta nessuna aggravio di costi per l’impresa .
Le imprese che non aderiscono ad alcun Fondo continuano comunque a versare il contributo all’Inps.
Le imprese che aderiscono ad un Fondo, invece, autorizzano l’Inps a versare lo 0,30% direttamente al Fondo, che lo utilizza per finanziare la loro formazione continua.
Lo 0,30% viene obbligatoriamente versato dai datori di lavoro per:
- lavoratori dipendenti del settore privato
- soci lavoratori delle cooperative con contratto di lavoro subordinato (Legge n. 142/2001)
- dirigenti
- quadri
- impiegati
- operai
- operai agricoli (Circolare INPS n° 34/2008)
- lavoratori di imprese municipalizzate ed ex Aziende di Stato (2009)
Dal 1 gennaio 2013 anche per nuove categorie di lavoratori per cui si versa l’ASPI (Circolare Inps n. 140/2012):
- apprendisti
- soci lavoratori delle cooperative di cui al DPR n. 602/70, in quanto l’art. 2, co. 38 della legge 92, nel modificare l’art. 1, comma 1, del citato Decreto, ha aggiunto l’ASPI alle forme di previdenza ed assistenza sociale applicabili ai soci
- soci di cooperative della piccola pesca marittima e delle acque interne di cui alla legge n. 250/58
- le categorie del personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato
Fonditalia
Il Fondo Formazione Italia (in sigla FondItalia) – Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua – è un organismo di natura associativa promosso dalla Confederazione datoriale FederTerziario – Federazione Italiana del Terziario, dei Servizi, del Lavoro Autonomo e della Piccola Impresa Industriale, Commerciale ed Artigiana – e dalla Confederazione Sindacale UGL – Unione generale del Lavoro – attraverso uno specifico Accordo Interconfederale che riguarda tutti i settori economici, compreso quello dell’agricoltura.
Il Fondo promuove e finanzia – secondo le modalità fissate dall’art. 118 della legge n. 388 del 2000 e successive modificazioni e integrazioni e per tutte le imprese che aderiscono al Fondo – piani formativi aziendali, nazionali, territoriali o settoriali, concordati tra le Parti sociali in coerenza con la programmazione regionale e con le funzioni di indirizzo attribuite in materia al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche sociali.
Secondo quanto previsto dalla L. 388/00, le imprese possono destinare la quota del 0.30% dei contributi versati all’Inps (Il cosiddetto “Contributo Obbligatorio per la Disoccupazione Involontaria”) alla formazione dei propri dipendenti.
Per aderire a FondItalia le imprese interessate devono indicare la loro adesione in una delle righe disponibili dei quadri B e C del modello DM 10/2.
L’indicazione dovrà riportare nella prima colonna del quadro B la dicitura “adesione fondo” e nella seconda colonna il codice “FEMI” e nell’apposita casella si dovrà inoltre indicare il numero dei lavoratori interessati all’obbligo contributivo.
L’adesione va effettuata una sola volta e, salvo revoca espressa, si intende tacitamente prorogata.
Le imprese dovranno manifestare la propria adesione utilizzando il modello di denuncia contributiva DM10/2 relativo al primo periodo di paga utile.
Tale modello è attualmente accessibile tramite la procedura UNIEMENS.
Le adesioni a FondItalia sono valide dal mese stesso in cui vengono effettuate.
L’impresa che, per qualsiasi motivo, sia attualmente iscritta ad un Fondo diverso da FondItalia dovrà operare come segue:
- nel quadro B del modello di denuncia contributiva DM10/2 dovrà segnalare la revoca al Fondo precedente scrivendo normalmente “REVO” o, nel caso il fondo precedente sia FONDIR, FONDIRIGENTI o FONDO DIRIGENTI PMI, “REDI” nella colonna “Codice”.
- nella riga sottostante a quella in cui è stato inserito il codice di revoca, sempre nella colonna “Codice” dovrà quindi scrivere “FEMI”, ed inserendo sempre il numero di dipendenti.